sabato 12 dicembre 2009

Nostalgia del futuro

di Giuseppe Varini

Giuseppe Civati
Nostalgia del futuro
Marsilio



“Uno dei temi inediti alla politica italiana è quello dell’estensione dei diritti civili. Le differenze e le diversità non hanno copertura politica e legislativa, così come la famiglia che cambia, le sue profonde trasformazioni, un modello tradizionale che si articola in modo radicalmente nuovo. Anche in questo caso, la visione conta: laico vuol dire innanzitutto vedere le cose per quello che sono, non raccontarci favole, non cercare di far aderire quello che osserviamo alle nostre convinzioni. Bene, come sono le famiglie italiane? Come valutare il fenomeno dei single, delle coppie ricostituite, delle coppie di fatto? Non ha alcun valore ideologico opporsi alle cose che succedono, in questo campo. Perché succedono anche se la politica si augura il contrario, perché non possono essere definite giuste o sbagliate. Perché gli stili di vita sono liberi nell’accezione più propria del termine. In politica non vedere significa negare. E noi stiamo negando queste articolazioni della società.
Tanti dei nostri problemi dipendono dalla modalità da scontro di potere con le quali ci si confronta su questi temi, che un grande partito dovrebbe rifiutare (e chi così le interpreta, lo dico sommessamente, forse ha sbagliato partito). Perché un partito laico e rispettoso di tutti ha più a cuore i diritti delle persone, la libertà delle loro relazioni e il sostegno da dedicare ad esse rispetto alle proprie convinzioni di parte. Dobbiamo riconoscere il ruolo della religione, prenderlo sul serio, proprio nel momento in cui, però, sappiamo tutelare anche la sensibilità di ciascuno, il diritto a vivere la propria vita, senza condizionamenti di sorta. Soprattutto in una società che si è così trasformata e che si è nuovamente articolata. Questi ultimi due punti, la diversità e il rapporto con la religione, sono i temi del nostro tempo, dal punto di vista culturale. Sono la posta che c’è in palio, per tante persone, per tante coscienze. Che va diversamente interpretata. Obama, che è religioso, ci riesce. Perché tiene insieme il ruolo influente della religione – un fatto, lo dice il nome stesso, immediatamente sociale – con un forte richiamo ai principi costituzionali e all’esaltazione delle differenze. E alla loro tutela. Questo è il punto a cui dobbiamo guardare. Questa è la sfida che dobbiamo saper raccogliere. […].”
Giuseppe Civati

Giuseppe Civati è politico e studioso. E’ laureato in Filosofia e ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università Statale di Milano. È stato segretario dei DS a Monza e consigliere comunale per due legislature, nel 2005 è stato eletto al Consiglio regionale della Lombardia.

Questo passo è tratto dal suo libro Nostalgia del futuro che è venuto a presentare anche a Modena e che ha per sottotitolo La sinistra e il Pd da oggi in poi. Un libro che ripercorre i primi due anni del Pd, raccontando gli accadimenti, gli errori e le occasioni mancate con humor, leggerezza e freschezza. Ma non solo, in 119 pagine Giuseppe Civati fornisce molti spunti su cose che possiamo e dobbiamo fare per dare finalmente un profilo chiaro, credibile e riconoscibile al Pd e sviluppa proposte sui temi di oggi: il lavoro, l’ambiente, la sicurezza, l’integrazione, la laicità. Tra l’altro con un’ottima scrittura. Un libro che si legge d’un fiato. Qui riportiamo un pezzo su famiglia e laicità. Tema molto attuale in Emilia Romagna dopo il confronto a distanza tra il cardinal Caffarra e il presidente Errani proprio su famiglia, convivenze e diritti.

Se poi qualcuno fosse interessato qui sotto riportiamo il video della presentazione della Nostalgia del Futuro in Feltrinelli a Modena il 30 settembre scorso.

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