domenica 21 marzo 2010

Giulia Morini, un voto nuovo!


Vogliamo segnalarvi una giovane candidata di Modena che sosteniamo: Giulia Morini.
Giulia ha 22 anni ed è assistente sociale precaria. Giulia si è impegnata in politica fin da giovanissima ed ha un percorso lineare ed encomiabile come consigliera comunale del Comune di Modena e segretaria del circolo del PD di Albareto.
Il gruppo di Rivista Democratica ha deciso di sostenerla per i suoi temi (ambiente, lavoro precario, integrazione, diritti civili, ecc.) e perchè siamo convinti che sia la miglior garanzia del rinnovamento che tanto auspichiamo nella politica modenese.
Tra l'altro abbiamo avuto modo di ascoltarla nelle iniziative della sua campagna elettorale e l'abbiamo trovata preparatissima e capace di indicare una visione e una prospettiva.
Eccovi un estratto dall'intervento con cui ha accettato la candidatura che a nostro avviso spiega bene la tempra di questa giovane, ma validissima, candidata:
"[...]. Il Partito Democratico modenese mi ha chiesto di candidarmi alle elezioni regionali in programma il 28 e 29 marzo. E’ un impegno gravoso, ma ho accettato di buon grado, desiderosa di PARTECIPARE più che di vincere. Abbiamo un bisogno assoluto di temi, di idee e di proposte. Abbiamo bisogno di guardare ai duri colpi di queste ultime settimane (lo scandalo di Delbono, l’inaccettabile ingerenza nelle primarie pugliesi, etc.) con uno sguardo sereno, ma realmente e fortemente critico. Abbiamo bisogno di dirci che il modello emiliano ci riempie di orgoglio, ma che è giunto il momento di cambiare rotta su un tema dirimente: l’AMBIENTE. Abbiamo bisogno di riscoprire la lotta per i valori giusti, come il rispetto dell’altro e la LAICITÀ della politica. Abbiamo bisogno di parlare di LAVORO, CASA e POLITICHE SOCIALI. Abbiamo bisogno di riflettere sull’intreccio tra politica e SANITÀ: le vicende bolognesi ci hanno dimostrato che anche il sistema più efficiente può essere logorato da una politica che non sa stare al suo posto.
E’ difficile fare campagna elettorale quando sei una giovane lavoratrice precaria, senza sponsor e senza risorse. Ma non mi sento sola.
Alcuni mi ripetono che sono l’anello debole della lista e che brucerò il mio futuro nella politica locale: a tutti loro io rispondo che ci sono cose più importanti per le quali vale la pena impegnarsi, cose che forse hanno smesso di vedere molto tempo fa. [...]."
Per chi fosse interessato a conoscere in modo più approfondito e dettagliato i temi che sono cari a Giulia e che la caratterizzano, li trovate qui sul suo sito.
Altra cosa che ci piace moltissimo di Giulia è che la sua è una campagna low cost veramente dal basso e basata sull'autofinanziamento, a differenza di altri candidati.
Per chi volesse sostenerla, qui trovate il link per fare le sottoscrizioni.
Anche una donazione minima può fare la differenza.
Per queste ragioni il gruppo di Rivista Democratica sceglie di sostenere e votare Giulia Morini alle regionali del 28 e 29 marzo.
Con Giulia Morini per una primavera democratica anche a Modena!
Ricordiamo anche l'appuntamento di domani sera lunedì 22 marzo dalle 19 al Vibra a Modena: Giulia Morini dialoga con Ignazio Marino, coordina Thomas Casadei.
Da non perdere!
Non mancate!

domenica 28 febbraio 2010

Domani è il 1° marzo:lo sciopero degli immigrati


Ormai lo sanno anche i sassi ma come dicevano i latini repetita iuvant, le cose ripetute aiutano, quindi vogliamo ricordarvi che domani è il Primo Marzo: il primo sciopero degli immigrati in Italia.
E' un'occasione importante per segnalare il contributo fondamentale dei lavoratori immigrati al nostro quotidiano benessere e per sottolineare, una volta di più, tutta l'inadeguatezza e la negatività delle politiche di immigrazione/integrazione di questo governo di centrodestra, padre della pessima legge Bossi-Fini.
Per saperne di più vi rimandiamo a questo articolo apparso oggi su Repubblica e al sito del Primo Marzo dove potrete trovare tutte le piazze della manifestazione.
Vogliamo saluatarvi con questo video di Francesca Terzoni, una delle organizzatrici del Primo Marzo, sull'importanza dell'immigrazione in Italia e sulla manifestazione di domani.

Non mancate! Vi aspettiamo!

sabato 23 gennaio 2010

Boccia, Vendola e le primarie in Puglia


Domani si tengono le primarie in Puglia ma anche a Biella e a Venezia. L’attenzione dei media e della politica italiana è però concentrata sulla Puglia dove si confrontano Francesco Boccia e Nichi Vendola come cinque anni fa, nel 2005.
Le primarie per il presidente della regione in Puglia rappresentano un banco di prova per il PD e per la nuova linea di alleanze voluta da Bersani e D’Alema.
I contendenti sono entrambi politici di valore e non vogliamo entrare nel merito di una realtà che conosciamo solo dalla stampa e dal web.
Vogliamo però sottolineare l’importanza della scelta di fare le primarie che sono previste dallo statuto del PD e danno ai cittadini la possibilità di scegliere direttamente col loro voto.
E dal momento che lo strumento primarie ci piace, ci auguriamo che il vincitore, chiunque sarà, abbia l’intelligenza e la forza per vincere poi le regionali contro il centrodestra. Cosa che testimonierebbe che le primarie non fanno perdere le elezioni, anzi.
Qui e qui trovate due interessanti articoli su come sono state costruite le campagne elettorali di Vendola e Boccia.
E poi riportiamo due analisi interessanti sulla situazione politica pugliese e nazionale: quella di Peppino Caldarola sul Riformista e quella del blogger Alessandro Tauro.
E che vinca il migliore!

mercoledì 6 gennaio 2010

Bersani, le alleanze vaste e le primarie che non si fanno più


Si avvicinano le regionali ed il PD entra in fibrillazione. Qui trovate l’ultimo bollettino aggiornato sulle candidature per le regionali regione per regione.
Vi segnaliamo anche il bell’articolo di Concita De Gregorio su Emma Bonino e Loretta Napoleoni che sono due eccellenti candidature in ogni caso. Lo trovate qui.
La De Gregorio svolgendo la sua analisi e le sue considerazioni, sottolinea anche che le primarie sono passate di moda.
Sinceramente cominciamo a temerlo anche noi e ce ne dispiace profondamente.
L’altra cosa che ci colpisce è questo correre appresso all’Udc a tutti i costi, a dispetto dei santi verrebbe da dire, ma noi qui ci limiteremo a scherzare con i fanti.
Intendiamoci. Sapevamo che il segretario Bersani aveva in mente un nuovo PD e un nuovo centrosinstra allargato e forse più spostato verso il centro. La cosa non ci sorprende. Affatto.
Ciò che ci lascia perplessi è questo cercare a tutti i costi le alleanze più ampie senza che sui giornali si senta una parola su programmi e piattaforme per le regionali.
Dalla lettura dei giornali sembra quasi che le alleanze vengano prima dei programmi. Come che la politica debba essere una sommatoria di sigle molte delle quali rischiano di essere vuote e poco rappresentative.
Ma come si fa a tener insieme una simile carovana?
E poi, permetteteci il dubbio, ma la gente che vota PD e centrosinistra, i nostri elettori e iscritti insomma, siamo sicuri che lo capiranno?
Noi ovviamente speriamo di sì e capiamo il momento importante rappresentato dalle regionali per la tenuta del PD stesso e per cercare di marcare un punto di ripartenza del centrosinistra in risposta a questo centrodestra che non fa nulla contro la crisi e per modernizzare il paese.
Lo capiamo bene e faremo tutta la nostra parte per rendere possibile una buona affermazione del PD e del centrosinistra con spirito di responsabilità.
Ciò nondimeno continueremo anche a spingere per avere un partito aperto e trasparente che faccia il miglior uso dei suoi strumenti già previsti e ben funzionanti: le primarie in primis ma anche i referendum tematici in secundis. Per dirne due.
Più d’uno ci ha detto che alle prime elezioni della storia gli uomini scelsero Barabba, a questa sfiducia nella persone e nel metodo democratico noi rispondiamo con le parole di quel sincero democratico che era Winston Churchill:
«È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora.»
Non male per il leader dei tories inglesi.
Continueremo a spingere e a impegnarci perché come abbiamo detto più volte noi non crediamo che il Partito Democratico, il nostro partito, possa aver paura dei suoi iscritti ed elettori, possa aver paura del metodo democratico, cioè della democrazia.

mercoledì 23 dicembre 2009

Buon Natale e Buon Anno!


Domani è la vigilia di Natale e vogliamo festeggiarlo con alcuni video. Il primo è questo dell’albero di Natale di Copenhagen, acceso pedalando in occasione del vertice sul riscaldamento globale.
Un’idea simpatica, ecologista e innovativa.
Ecco il video


Poi un altro video sull’accensione dell’albero da parte di Barack Obama alla White House. Per chi mastica l’inglese trovate il video a questo link


E infine un omaggio musicale per tutti noi, per questo gruppo, ai vecchi amici come dice la canzone, quelli di facebook , quelli conosciuti durante i congressi e stando da questa parte, e ai vecchi tempi, brindando con una coppa di gentilezza!


Buon Natale e Buon Anno a tutti! Di cuore!
Il gruppo di Rivista Democratica

martedì 22 dicembre 2009

Obama, il Cop15 e Hopenhagen


Si è conclusa pochi giorni fa, il 18 dicembre 2009, la conferenza di Copenhagen sul cambiamento climatico.
Per via dei deboli impegni assunti nella conferenza si è parlato di fallimento e di occasione mancata.
I meno pessimisti sostengono che si può ancora sperare che impegni più stringenti siano presi ai prossimi vertici e che comunque la conferenza ha visto i Paesi, che sono i maggiori responsabili del riscaldamento globale, raggiungere un accordo minimo, largamente insoddisfacente, ma comunque un accordo che può anche essere visto come un timido passo avanti e un precedente che potrà forse rivelarsi importante in futuro.
A noi che abbiamo seguito il vertice sui media tradizionali e su internet resta lo splendido appello di Barack Obama il penultimo giorno del vertice che testimonia una volta di più lo scarto negli ideali e nella visione del ruolo degli Stati Uniti nel mondo tra Obama e Bush.
Ecco il video sottotitolato.

Barack Obama ha investito pesantemente la sua credibilità nel veritice di Copenhagen nella speranza di convincere anche Cina e India a sottoscrivere l’accordo.
Il fatto, che l’accordo raggiunto sia modesto, molto inadeguato e troppo poco vincolante, di certo incide negativamente sulla credibilità ed il prestigio politico di Obama che però a noi continua a piacere moltissimo per la tenacia nell’affrontare i problemi di oggi e nel sostenere anche battaglie difficili e in salita che non portano facile consenso ma in linea con la visione e le idee dell’amministrazione Obama.
Segnaliamo anche la magnifica campagna sociale Hopenhagen che gioca con il nome della città, campagna costruita con le più moderne tecniche di partecipazione e mobilitazione sul web, che anche se non è stata coronata da un grande successo politico ci insegna molte cose su come portare avanti cause e mobilitazioni nella rete.
Per finire ecco un po’ di rassegna stampa: la Repubblica, il Corriere, la Stampa. l'Unità

domenica 13 dicembre 2009

Il confronto Caffarra-Errani e l’art.42 sugli eguali diritti di accesso ai servizi per tutti i cittadini



È della scorsa settimana l’intervento del cardinal Caffarra, arcivescovo di Bologna, sull’articolo 42 della legge finanziaria della regione Emilia Romagna, ancora in discussione, che equipara la famiglia, alle coppie di fatto e ai single per quel che riguarda i diritti di accesso ai servizi regionali.
“L’insoddisfazione della Chiesa bolognese si era sollevata nel momento in cui facendo riferimento al registro anagrafico, la regione stabiliva parità di diritti nell’accesso ai servizi alle famiglie sposate e costituzionalmente definite e a quelle che invece sono delle semplici convivenze, che quindi includono ogni unione di fatto, ogni coabitazione. “norme ingiuste che non meritano di essere rispettate” aveva tuonata Caffarra.” Qui l'articolo completo.
Ricordiamo che l’Emilia Romagna, recita l’art. 42, “riconosce a tutti i cittadini di Stati appartenenti all’Unione europea il diritto ad accedere ai servizi pubblici e privati in condizioni di parità di trattamento e senza discriminazione, diretta o indiretta, di razza sesso, orientamento sessuale, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali”.
È quindi un’importante norma antidiscriminatoria e testimonia una volta di più che l’Emilia Romagna è una regione guida in Italia nell’impegno per la parità dei diritti.
C'è stato un incontro per chiarirsi tra il cardinal Caffarra ed il presidente Errani, trovate l'articolo qui.
A noi pare sbagliato l’approccio del cardinal Caffarra che vuole proteggere la famiglia, limitando i diritti d’accesso ai servizi ai cittadini single e conviventi. Non crediamo che la crisi della famiglia tradizionale sia aggravata da un provvedimento che amplia i diritti delle persone, includendole ancor di più nel patto sociale. A questo proposito ha ragione Bonaccini quando dice che estendere i diritti rende la comunità più forte. Posizione condivisa da molti nel Pd E vorremmo aggiungere che a nostro avviso in politica quando si finge di non vedere un problema lo si nega.
Ci sono nuove articolazioni del vivere insieme che assomigliano molto alla famiglia tradizionale e che meritano un riconoscimento e una tutela giuridica all’insegna della civiltà. Questa a nostro avviso è la battaglia di cui deve farsi carico il PD, per la parità di diritti e l’eguaglianza.
Se vi va di discuterne, ci piacerebbe conoscere la vostra opinione o idea in merito.
In proposito vi segnaliamo un po’ di articoli sul confronto Caffarra-Errani: la Repubblica, il Corriere, il Foglio, il Resto del Carlino, Romagna oggi